14 settembre 2016 Chiusura del progetto “Fra…menti d’estate”

Questa mattina, 14 settembre 2016, si è concluso il progetto del MIUR “La scuola al Centro” realizzato dall’Istituto Copmprensivo Amanzio-Ranucci-Alfieri di Marano. Il progetto che aveva come sottotitolo “Fra…menti d’estate” ha visto la partecipazione di circa quaranta ragazzi di Marano di Napoli delle scuole primarie e secondarie di primo grado.

Nel teatro della scuola Ranucci, le Associazioni Proloco Marano Flegrea e Zefiro – unitamente alle insegnanti che hanno partecipato al progetto nel mese di luglio – hanno presentato i lavori realizzati dai ragazzi durante il periodo estivo.

Oltre agli alunni coinvolti nel progetto, questa mattina erano presenti gli alunni delle classi prime della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto con i loro genitori.

Fumetti sul libro di narrativa “La libertà di Marco”, fotografie realizzate e modificate dai ragazzi durante le visite guidate sul territorio di Marano, manufatti creati riciclando materiali da gettare: questo quanto i presenti hanno potuto ammirare lungo i corridoi della scuola Ranucci.

In basso le foto dell’evento:

Laboratorio di riutilizzo dei materiali condotto dall’Associazione Zefiro

Tanti sono stati i lavori realizzati dai ragazzi durante il laboratorio di riutilizzo dei materiali condotto dall’Associazione Zefiro.

I momenti vissuti durante questi incontri sono sempre stati ricchi di entusiasmo e partecipazione, durante i quali  i ragazzi  hanno avuto modo di mettere alla prova la propria creatività, trasformando il più piccolo oggetto in una vera e propria opera d’arte.

Utilizzando talvolta le proprie mani come tele e le proprie dita come pennelli, la lezione che hanno appreso è che solo attraverso la trasformazione e la rielaborazione in chiave creativa di un oggetto, è possibile evitare sprechi e riutilizzare al meglio anche la cosa che appare più insignificante.

Sviluppare la creatività ed incrementare la capacità di problem solving: un oggetto che non uso più, come posso riutilizzarlo?

In allegato, alcune foto dei ragazzi durante il loro lavoro